Abolizionismo
L’abolizionismo era un movimento politico per l’abolizione della schiavitù, iniziato dai “Quaqqueri” inglesi (fedeli di un movimento cristiano del XVII sec. legato al calvinismo puritano) nel 1727.
Successivamente (1807), il deputato del Parlamento Inglese G. Wilbelforce, insieme all’attivista Thomas Clarkson, e con il sostegno del primo ministro William Pitt, riuscirono ad ottenere la storica legge che proibiva il commercio degli schiavi nelle colonie inglesi.
In Francia, dopo leggi contrastanti di Napoleone sulla libertà agli schiavi, essa fu sancita con decreto solo nel 1848.
Nel 1863, alla fine della guerra civile, il Presidente degli Stati Uniti d’America Abramo Lincoln proclamò l’Emancipazione che liberò gli schiavi negli Stati della Confederazione, divenendo il 13° emendamento della costituzione.
Nel 1888, dopo che era già stata largamente bandita da quasi tutti gli stati del mondo, l’imperatore del Brasile Pietro II abolì lo schiavismo.