L’acido solforico (H2SO4) è un liquido denso, oleoso, incolore (quando puro) altrimenti giallognolo, molto avido d’acqua. E’ un acido molto energico, caustico. L’acido solforico ha una importanza pratica enorme e viene usato, oltre che nei laboratori, anche in quasi tutte le industrie chimiche; fabbricazioni di concimi, di quasi tutti gli altri acidi, solfati, tintura di tessuti, ecc.
Esso si ottiene con il processo delle camere di piombo, nelle quali si fa arrivare l’anidride solforosa ottenuta per combustione delle piriti e depurata; l’anidride solforosa, in dette camere, reagisce con l’ossigeno dell’aria e con l’acqua, in presenza di vapori nitrosi. Altro processo è quello per contatto o catalitico, in cui l’anidride solforosa viene trasformata con l’ossigeno, e, in presenza di catalizzatori (platino, o ossido ferrico) in anidride solforica che viene assorbita da acido solforico concentrato. Si ottiene con l’oleum, miscuglio di acido solforico concentrato ed anidride solforica (15-25%); con il processo delle camere di piombo, invece, si ottiene acido solforico al 63% circa; distillandolo, si può arrivare fino ad una concentrazione del 98,6%.
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