Ammoniaca (lat. ammoniăcus, gr. ἀμμωνιακός «di Ammone», perché anticamente veniva raccolto il sale ammoniaco vicino al tempio di Ammone)
Ammoniaca (NH3). Gas incolore, di odore acre, molto solubile in acqua. In commercio, esiste quella liquefatta (97-99% di a. pura) in bombole di acciaio o in soluzione acquosa, con una densità tanto minore quanta più è l’ammoniaca sciolta nell’acqua. Questa si ottiene dalle acque ammoniacali del gas illuminante, dalla gassificazione dei combustibili o per sintesi: per questo ultimo sistema, di gran lunga più usato, si adoperano: il processo Haber-Bosch, facendo reagire l’idrogeno e l’azoto su un catalizzatore a 500-700° e a 150-200 atm.; processo Claude, usato a Bussi e Vado Ligure, facendo reagire i gas a 100 atm. in presenza di poca ammoniaca; processo Casale, a Terni, Nera Montoro e in molti stabilimenti esteri, che comprime a 750 atm. una miscela di idrogeno elettrolitico e azoto; processo Fauser, applicato a Novara, Sinigo (Merano), Mas (Belluno), Oschiri (Sassari), Crotone, usando l’idrogeno elettrolitico e azoto, compressi a 300 atm.
L’ammoniaca serve a preparare il solfato d’ammonio; si usa nella fabbricazione della soda Solvay e della saccarina; liquefatta, nella fabbricazione del ghiaccio artificiale e nell’industria dei coloranti; in soluzione, in tintoria, nella stampa dei tessuti, per depilare le pelli, sgrassare la lana, sbianchire la carta, ecc.; in medicina (a gocce, molto diluita) contro l’ubriachezza, negli avvelenamenti da narcotici, e, per uso esterno, nel morso dei serpenti, su punture d’insetti.