Antibiotici
Il termine antibiotici viene coniato nel 1889 da P. Vuillemin per descrivere un organismo attivamente antagonistico di un altro e non solo parassita di questo; 1946 adoperato per indicare una sostanza di origine biologica che uccide i batteri o ne limita o paralizza la riproduzione; per convenzione il nome viene riferito esclusivamente a quelle sostanze naturali, in genere elaborate da vegetali inferiori, che rendono impossibile la vita di batteri e funghi patogeni: è un antibiotico ad es., la penicillina, oppure la streptomicina.
Sono questioni di grande importanza la sensibilità e la resistenza dei microrganismi all’antibiotico, il loro meccanismo d’azione (specialmente agli effetti della loro associazione terapeutica), la tossicità nei riguardi del paziente.