Apocrifo

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Apocrifo (dal greco “nascosto”)

Si usa il termine apocrifo riguardo a libri, scritture o passi di scritture attribuiti falsamente ad un autore.
Presso gli Ebrei sono considerati apocrifi, e perciò esclusi dal canone dei libri del Vecchio Testamento, i libri di Esdra, Tobia, Giuditta, Baruch, Ecclesiastico, Sapienza, l ° e 2° Maccabei, parte di Daniele e di Ester.
I cattolici, che hanno trovato questi libri nella versione greca detta dei Settanta, li considerano ispirati e li chiamano deuterocanonici, mentre i protestanti alla pari degli ebrei li ritengono e li chiamano apocrifi. Cattolici e protestanti concordano nel chiamare apocrifi tutti gli scritti non canohici del Nuovo Testamento: vangeli attribuiti a vari apostoli (di Pietro, di Barnaba, di Andrea, protovangelo di Giacomo, ecc.), atti dei singoli apostoli (di Tommaso, di Giovanni, di Paolo e Tecla, ecc.), la lettera ai Laodicesi e molti altri scritti.

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