Arancio (voce persiana)
L’arancio è un albero della famiglia delle Rutacee, che può arrivare anche a 6-7 metri di altezza, con foglie verde scuro, coriacee e fiori bianchi fragranti.
E’ un agrume che proviene dalla Cina meridionale ed è coltivato nelle zone temperate e subtropicali. Può vivere più di 100 anni, ma negli aranceti si rinnova prima.
In Sicilia un albero può dare da 400 a 800 frutti che si raccolgono da novembre a marzo-aprile.
Le molte varietà sono di due classi: quello amaro e quello dolce.
Arancio amaro
Questo è anche detto melangolo (Citrus vulgaris) ed ha nel frutto la polpa amara; serve per preparare canditi; la buccia si adopera nella fabbricazione del curaçao, la polpa per marmellate e conserve zuccherate; i fiori danno l’essenza di neroli; le foglie e i rametti l’essenza di petit-grain.
Arancio dolce
Questo è anche detto melarancio o portogallo (Citrus aurantium) ed ha frutti con polpa agro-dolce; tra le sue varietà, il cosiddetto vaniglia precoce, dolce; il maltese, con frutto allungato, pochi semi, di cui è sottovarietà quello sanguigno con polpa rossa, di Paternò e Adernò.
Negli Stati Uniti si coltivano specialmente le varietà senza semi, Valencia, ed i Navel con ombelico alla sommità, in Italia chiamati aranci del Brasile. L’arancio dolce si consuma fresco, è cibo molto gradevole e salubre, consigliato per nutrizione dei lattanti data la sua ricchezza di vitamine B e C. Dalla buccia si estraggono, soprattutto in Sicilia e Calabria, essenze per la profumeria.
La produzione mondiale si aggira intorno ai settanta milioni di tonnellate. I maggiori produttori sono Brasile, Stati Uniti (soprattutto in California e Florida ), Cina, India, Messico, Spagna, Egitto, Italia (Sicilia, Calabria, Salernitano, Gargano), Indonesia, Turchia, Sudafrica, il Giappone, ecc.
Gli aranci si esportano avvolti in carta velina, in cassette con 2 scompartimenti in 4 o 5 strati; le cassette pesano 35-42 kg e contengono un numero di frutti che differisce secondo la grossezza.
Altri tipi di aranci piccoli e di sapore amaro sono il chinotto ligure, e il kumquat giapponese, con i quali si fanno ottime bevande e marmellate.