Argentatura o placcatura d’argento

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Argentatura

L’argentatura è il procedimento col quale si ricopre con un sottile strato di argento un oggetto di materiale diverso. Anticamente, come per la doratura, si argentavano gli oggetti metallici deponendovi sopra amalgama d’argento dalla quale poi, mediante riscaldamento, si faceva evaporare il mercurio. Oggi si usa il procedimento elettrolitico, usando bagni contenenti cianuro di argento sciolto in eccesso di cianuro alcalino. Si opera a bassa tensione (1,5-2 volt) con anodi di argento. Per argentare metalli molto elettronegativi (ferro, zinco) si fa precedere una ramatura. Esistono anche liquidi e paste che strofinati su oggetti di rame o di ottone, lasciano un sottile strato di argento: essi sono a base di un sale di argento, con aggiunta di sale ammoniaco e carbonato di calcio. L’argentatura degli specchi, un tempo fatta con amalgama, si fa oggi versando sul cristallo, ben netto e mordenzato con un sale di stagno, una soluzione di un sale d’argento alla quale si aggiunge, al momento dell’uso, una sostanza organica riducente la quale fa precipitare l’argento metallico.

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