Canova, il più grande esponente della scultura neoclassica

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Canova

Lo scultore italiano Antonio Canova (probabilmente il più grande esponente della scultura neoclassica) è noto per le sue opere in marmo di nudi delicati.

Seguendo gli eccessi dello stile barocco, si ritagliò una nicchia nel mondo dell’arte neoclassica.

Le sue opere più famose sono Adone e Venere, Teseo sul Minotauro, Amore e Psiche che si abbracciano e Paolina Bonaparte Borghese come Venere Vittoriosa.

Sebbene i critici successivi abbiano affermato che il classicismo di Canova portò a una fatale perdita di vitalità artistica, i suoi contemporanei presero una visione più nobile, lodandolo per la sua sensibilità superlativa.

Capitava spesso che chi vedeva una sua opera per la prima volta era sicuro che si trattasse di una copia di un originale greco e rimaneva scioccato nell’apprendere che si trattava di un’opera contemporanea.

Canova era nato a Possagno, un piccolo paese della Repubblica di Venezia.

Veniva da una famiglia di scalpellini e non appena fu abbastanza grande iniziò a imparare i principi del disegno da suo nonno.

Questi era esperto in disegno, lavori ornamentali e architettura.

Canova scopri rapidamente un talento per la scultura; nello studio del nonno, scolpì diverse opere in marmo prima della sua adolescenza.

Fu proprio in questo studio che il giovane conobbe il senatore Falier, che sarebbe diventato un mecenate per tutta la vita.

Il senatore lo portò a bottega presso l’artista Bernardi (detto anche Torretto), all’epoca eminente scultore.

Canova studiò sotto Torretto per due anni prima di trasferirsi a Venezia.

Nonostante sia stato l’esempio del neoclassicismo, le sue prime opere del Canova si spostavano più sull’arte barocca e rococò.

Esempi di questo periodo sono le sue statue in stile rococò di Orfeo ed Euridice e la barocca Dedalo e Icaro.

Canova visitò Roma nel 1779 e 1781 e raggiunse una svolta nel suo stile.

Studiò l’antichità e visitò gli studi dei restauratori romani Bartolomeo Cavaceppi e Francesco Antonio Franzoni.

Nel 1782 Canova ricevette la sua prima grande commissione, il Monumento a Papa Clemente XIV, seguito da quello a Clemente XIII.

Un’altra statua in marmo di questo periodo è Amore e Psiche, una combinazione di stile classico ed erotico.

I soggetti sono rivolti l’uno verso l’altro in un amore sensuale, basato sulla mitologia greca.

Grazie al suo successo internazionale, Canova poté scegliere le sue commissioni, che gli permisero di rifiutare i tradizionali monumenti funerari a favore di figure classiche indipendenti.

Dopo la rivoluzione francese, Canova si trasferì a Parigi su invito di Napoleone e realizzò un busto del nuovo imperatore dalla vita reale, oltre a molte altre statue a figura intera dell’Imperatore.

Tuttavia, l’opera più nota di Canova è il ritratto della sorella di Napoleone, Paolina Bonaparte Borghese come Venere, una delle numerose statue di membri della famiglia napoleonica basata su prototipi classici.

Nel 1816 Canova tornò a Roma e fu insignito del titolo di Presidente dell’Accademia di San Luca, la principale istituzione artistica di Roma.

Tra le ultime opere, scolpì una statua di Venere e Marte meravigliosa.

Canova morì nel 1822.

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