Cencio La parolaccia
Cencio La Parolaccia è sicuramente una delle tappe più stravaganti da fare a Roma per gli amanti del cibo e dell’ironia.
Indiscutibilmente, quando si visita un posto, è necessario vivere tutte le esperienze a 360 gradi, stando in mezzo alla gente, vivendo veramente il posto.
Quindi, va provato tutto quello che la città offre, senza remore, senza riserve.
In questo locale particolarissimo e famosissimo di Roma è possibile avere un riassunto di romanità folkloristica, senza disdegnare la buona tavola e il buon cibo.
Ma perché farsi maledire dal cameriere e accettare volentieri gli insulti mentre si mangia?
Da Cencio La parolaccia è magicamente possibile. Non ti viene di offenderti, perché ti accorgi che dietro quegli insulti apparenti c’è poesia, c’è arte.
Proprio così, è una messinscena davvero surreale che si ripete ogni sera a Trastevere e che mette alla prova la resistenza agli insulti di qualsiasi persona.
Il risultato è che quando ti siedi, probabilmente sarai insultato più che nel resto della tua vita.
Se ti piace questa teatralità ed hai voglia di metterti alla prova, allora non puoi perderti questa esperienza.
Il cibo, turistico ma comunque accettabile, passa in secondo piano; è l’ambiente che ti coinvolgerà e ti farà sentire in una situazione davvero fuori controllo.
Questo ristorante fu fondato da Vincenzo “Cencio” e Renata de Santis, nel 1941, che due decisero di creare un luogo dove si sposasse la cucina tradizionale con elementi di intrattenimento popolare basato su un linguaggio volgare in dialetto romanesco.
Sicuramente hanno colpito nel segno, perché rimane (a distanza di tanti anni) una delle cose più particolari da fare a Roma per gli amanti del cibo.
Quindi, la prossima volta che ti trovi nella capitale, non puoi perdere l’appuntamento con Cencio La parolaccia, così la parola che ti resterà di più nella testa sarà: ‘A stronzoooo!!!