Vuoi imparare ad assaggiare il vino? Allora, quando lo fai, prenditi il tuo tempo, assaporalo per memorizzarne l’odore e il sapore.
La lingua è l’organo chiave dell’analisi gustativa del vino: è lei che ti darà le informazioni di base sulla personalità del vino degustato.
Quando il vino è nel palato, si iniziano a percepire sensazioni più o meno intense, più o meno piacevoli.
Per meglio percepire queste sensazioni, ti consiglio di seguire questi 4 punti, che ti permetteranno di rilevare meglio tutto ciò che il vino può regalare.
1 – Avvina la bocca
Metti un sorso di vino in bocca, fallo passare sopra l’intera superficie della lingua e poi sputalo, senza cercare di percepire sensazioni di gusto.
Che peccato, dirai! Un sorso di vino perso.
In realtà, ritengo che questo passaggio è importante prima di iniziare a degustare, perché attiva gli organi ricettivi.
Come sono fatti gli organi del gusto? Sappiamo che la bocca è costituita da diversi organi di ricezione che catturano e trasmettono il messaggio al centro nervoso.
Vediamo più nel dettaglio:
Le papille gustative contengono cellule sensoriali, e si trovano nella cavità orale. Il ruolo delle papille gustative è quello di identificare le molecole che danno gusto e trasmettere il messaggio al cervello attraverso i neuroni nel centro gusto. Ciò avviene principalmente per alimenti ingeriti in soluzione acquosa, i quali possono più facilmente raggiungere le papille.
Perciò, all’inizio, è importante “sciacquare la bocca” con il vino (avvinare la bocca): per generare salivazione fluida (effetto dell’acidità del vino) e preparare la mucosa ad una buona percezione futura.
2 – Passa il vino sulla lingua e masticalo
Bene, ora che hai la bocca ubriaca puoi prenderti un sorso di vino, al fine di percepire tutte le sensazioni.
Per questo devi tenere il vino sulla lingua e masticare. Fallo per 8/10 secondi, un tempo abbastanza a lungo, prenditelo.
La tua saliva trasporterà le molecole alle cellule del recettore delle papille gustative.
Questo ti permetterà di rilevare due cose:
- I sapori
Acidità (provoca salivazione fluida, come il succo di limone)
Dolce (provoca una salivazione densa)
Salato (provoca un leggero pizzico)
Amaro (provoca un restringimento delle mucose) - Sensazioni tattili
Esse sono chiamate anche le sensazioni del trigemino, essendo trasmesse al cervello attraverso il nervo trigemino.
Cito principalmente I tannini (asciugano la bocca) e Il grassetto (rotondità, morbidezza e la combinazione di residui zuccherini, alcol e glicerolo)
3 – Aspira il vino
Fai passare un flusso d’aria nella bocca mentre vi porti il vino, facendo un grande sluuuuuuuurp, ovvero arricciando le labbra come per fischiare e respirando col naso. In questo modo ossigenerai il vino in bocca, permettendo di arrivare alle papille olfattive attraverso la cavità retronasale. Calore e ossigeno, nient’altro che interazione tra il vino e l’ambiente della tua bocca.
4 – Sputa il vino
Si arriva alla fase che devi sputare il vino, così poco educato e così poco glamour … ma così essenziale se devi gustare molte tipologie di vino senza alterare la percezione.
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