A seguito di traumi e ustioni si possono avere cicatrici o segni di aspetto sgradevole, talvolta perfino deturpanti.
Questi segni o queste cicatrici, spesso, richiedono un trattamento chirurgico. Quasi sempre, però, un tipo di intervento del genere non è passato dal Servizio Sanitario Nazionale. Quindi può risultare molto gravoso dal punto di vista economico. Quando non si ha tale disponibilità, e tali segni si trovano in parti scoperte del corpo, bisogna ricorrere per forza ad altri rimedi. Bisogna quantomeno camuffare o nascondere l’inestetismo, e il ruolo della truccatrice diventa fondamentale.
Vediamo, in questo post, come col trucco si possono correggere questi in estetismi, riferendoci ovviamente solo a quelli di piccole dimensioni. Il tessuto cicatriziale, specialmente quello dell’ustione, è particolarmente liscio e quindi non permette al trucco di aderirvi. Basterà passarvi sopra un po’ di sealor, o, nel peggiore dei casi, un po’ di mastice trasparente, per ottenere una superficie sufficientemente “ruvida” sulla quale il trucco potrà aderire perfettamente; su cicatrici di piccole dimensioni è sufficiente l’applicazione di un velo di gelatina per capelli, attendere che asciughi. La cosa vale anche per la couperose (una zona del viso o del corpo arrossata o irritata); quindi, anche questa deve essere comunque nascosta dal trucco.
Vediamo come, una estetista o una truccatrice professionale, procede per mascherare la couperose:
Si stende sul viso pulito, ma solo sulle parti arrossate, un velo di verde del tipo cremoso o fluido, tamponando e picchiettando con cura finché la discromia non sarà quasi completamente sparita, o si sarà trasformata in un alone leggermente grigiastro, che si asciuga poi con un velo di cipria. Si applica, quindi, il fondotinta, avendo cura di non strofinare sulle parti corrette. In questo modo la zona arrossata dovrebbe sparire completamente. Nel caso in cui si usasse il pan cake come fondotinta, bisognerà comunque incipriare la zona truccata di verde e stenderlo sempre senza strofinare troppo.