Condicio sine qua non…
La frase latina “condicio sine qua non” è stupenda dal punto di vista letterario, ma viene spesso storpiata.
Infatti, è molto usata nel parlato, ma viene spesso richiamata in maniera errata (conditio sine qua non…), soprattutto da chi non ha fatto latino e vuole mostrarsi colto all’interlocutore.
Il suo significato è: condizione senza la quale non…
Quindi, quando usiamo questa espressione, facciamo riferimento ad un elemento necessario senza il quale non si verifica il tema della discussione.
Ho già anticipato, però, che il termine fondamentale è condicio, da non confondere con conditio.
condicio, condicionis
Significato: condizione, stato, situazione, patto, accordo.
conditio, conditionis
Significato: condimento, conditura.
Ecco perché (sembra quasi banale) non è per niente esatto il modo di dire conditio/condizio sine qua non.
Stiamo parlando di una condizione necessaria, non di un condimento necessario.
Ma troviamo tante altre espressioni che ci ricordano il buon utilizzo del termine:
- sub condicione = a condizione, condizionatamente;
- par condicio = uguale condizione, pari condizioni;
- par condicio creditorum = patto, accordo;
- in has condiciònes = in base a tali accordi.
Cercando sul web troverete dizionari che daranno per buona la versione storpiata.
Anche l’Accademia della Crusca fa passare per accettabile la versione con “conditio”, riesumandolo nella storia come di uso ampiamente comune.
Noi pensiamo che se si usa una espressione che richiama un’altra lingua (oltretutto morta, quindi non soggetta a neologismi o quant’altro), allora bisogna essere precisi e rigorosi.
Costa tanto?