Costantino
Costantino nacque intorno all’anno 272 d.C. nella città di Naisso, città della provincia romana della Mesia, nell’attuale paese della Serbia.
Suo padre era Flavio Costanzo che si fece strada nel governo romano fino a diventare il secondo in comando come Cesare sotto l’imperatore Diocleziano.
Costantino crebbe, quindi, alla corte dell’imperatore Diocleziano, ricevendo un’eccellente istruzione e imparando a leggere e scrivere sia in latino che in greco.
Imparò anche a conoscere la filosofia greca, la mitologia e il teatro.
Sebbene vivesse una vita privilegiata, per molti versi Costantino fu un ostaggio tenuto da Diocleziano per assicurarsi che suo padre rimanesse leale.
Carriera iniziale
Costantino aveva combattuto nell’esercito romano per diversi anni, assistendo alla persecuzione e all’assassinio dei cristiani da parte di Diocleziano.
Questo ebbe un impatto molto forte su di lui.
Quando Diocleziano si ammalò, nominò suo erede Galerio, che vedeva il padre di Costantino come un rivale, tanto da farlo temere per la sua vita.
Si narrano leggende in cui Galerio aveva cercato di farlo uccidere in molti modi, ma egli era sopravvissuto ogni volta.
Alla fine Costantino fuggì e si unì a suo padre in Gallia nell’Impero Romano d’Occidente, dove combatté per un anno.
Imperatore
Quando suo padre si ammalò, nominò Costantino imperatore della parte occidentale dell’Impero Romano.
Costantino, da quel momento, governò la Gran Bretagna, la Gallia e la Spagna.
Iniziò a rafforzare e costruire gran parte dell’area, costruendo strade e città.
Trasferì il suo governo nella città di Treviri in Gallia e costruì le difese della città e gli edifici pubblici.
Da subito, iniziò a conquistare i re vicini con il suo grande esercito, ampliando la sua parte dell’Impero Romano.
La gente, perciò, cominciò a vederlo come un buon leader, anche perché aveva fermato la persecuzione dei cristiani nel suo territorio.
Guerra civile
Quando Galerio morì nel 311 d.C., molti uomini potenti volevano impadronirsi dell’Impero Romano e scoppiò la guerra civile.
Massenzio si dichiarò imperatore e prese il controllo di Roma e dell’Italia.
Costantino e il suo esercito marciarono contro Massenzio.
Il suo esercito era circa la metà di quello di Massenzio e una notte, prima che affrontasse Massenzio in battaglia, fece un sogno.
Nel sogno gli veniva detto che avrebbe vinto la battaglia se avesse combattuto sotto il segno della croce cristiana.
Il giorno successivo fece dipingere i suoi soldati delle croci sui loro scudi.
Leggenda a parte, dominarono la battaglia, sconfiggendo Massenzio e prendendo il controllo di Roma.
Costantino difensore dei cristiani
Dopo aver preso Roma, Costantino strinse un’alleanza con Licinio a est.
Lui sarebbe stato Imperatore d’Occidente e Licinio d’Oriente.
Nel 313 firmarono l’Editto di Milano che stabiliva che i cristiani non sarebbero più stati perseguitati nell’Impero Romano.
L’imperatore ora si considerava un seguace della fede cristiana.
Sette anni dopo, però, Licinio decise di rinnovare la persecuzione dei cristiani.
Costantino non lo sopportò e marciò contro di lui (324).
Dopo diverse battaglie, sconfisse Licinio e divenne governatore di una Roma unita.
Rinnovamento a Roma
Costantino ha lasciato il segno nella città di Roma costruendo molte nuove strutture.
Ha costruito una gigantesca basilica nel foro, ha ricostruito il Circo Massimo per ospitare ancora più persone, ha costruito il famoso Arco intitolato a suo nome, per commemorare la sua vittoria su Massenzio.
Costantinopoli
Nel 330 d.C. Costantino stabilì una nuova capitale dell’Impero Romano, nata sul luogo dell’antica città di Bisanzio.
La città fu chiamata Costantinopoli, che sarebbe poi diventata la capitale dell’Impero Romano d’Oriente, chiamato anche Impero Bizantino.
Morte di Costantino
Costantino governò l’Impero Romano fino alla sua morte nel 337.
Fu sepolto nella Chiesa dei Santi Apostoli a Costantinopoli, che non esiste più.