Freud
Sigmund Freud era un neurologo austriaco, conosciuto principalmente per il suo lavoro sulla psicoanalisi.
Forse anche per le sue teorie radicali sulla sessualità infantile, la libido e l’ego, è stato uno dei ricercatori più autorevoli, ma anche uno dei più discussi, della storia della psicologia.
Freud nacque il 6 maggio 1856, nella città di Frieberg (al tempo austriaca), oggi conosciuta come Pribor (Repubblica Ceca).
Dal momento che suo padre era un commerciante, la famiglia si trasferì a Lipsia e poi a Vienna quando Freud aveva quattro anni.
Nel 1873, iniziò a studiare medicina all’Università di Vienna, conseguendo la laurea nel 1881 e approfondendo soprattutto la neurobiologia.
Dopo la laurea, iniziò a lavorare all’Ospedale Generale di Vienna, dove, insieme a Josef Breuer, sperimentò il trattamento dell’isteria trattando i pazienti con l’ipnosi.
Breuer interruppe ben presto la collaborazione, a causa dell’ossessione del collega sulla correlazione tra le origini sessuali e i disturbi dei pazienti.
Nel 1885, Freud trascorse diversi mesi a Parigi come studente del neurologo Jean Charcot.
Al suo ritorno a Vienna, sposò Martha Bernays, dalla quale avrebbe avuto sei figli.
Nel 1886 Freud aprì il proprio studio a Vienna, specializzato in disturbi neurologici. Nel 1895, lui e Breuer pubblicarono i risultati dei loro studi sull’isteria.
Nel 1897 Freud iniziò a psicoanalizzare se stesso e nel 1900 pubblicò un secondo libro, L’interpretazione dei sogni, in cui teorizzava che l’analisi dei sogni di una persona potesse rivelare impulsi inconsci.
Fu in questo libro che introdusse molte delle sue idee più controverse, incluso il complesso di Edipo (bambini tra i tre e i sei anni erano sessualmente attratti dal genitore del sesso opposto e in competizione con il genitore dello stesso sesso).
Freud riteneva che questa fosse una parte normale del processo di sviluppo. Nonostante la sua natura controversa, il libro fu considerato come fonte di ispirazione per la psicologia, la psichiatria e la psicoanalisi moderne.
Nel 1901, Freud pubblicò Psicopatologia della vita quotidiana, dove coniò il termine “lapsus freudiano” (quando una persona usa involontariamente una parola o una frase imprecisa, è indicazione di un desiderio nascosto).
Ottenne la nomina a professore di Neuropatologia presso l’Università di Vienna nel 1902 e iniziò ad accumulare un seguito di studenti, nonostante l’avversione di parte della comunità medica per molte delle sue idee.
Nel 1905 pubblicò Tre saggi sulla sessualità, in cui esplorò ancora una volta la natura dello sviluppo sessuale, questa volta senza l’applicazione del complesso di Edipo.
Nel 1923 Freud pubblicò L’Io e l’Es in cui suggeriva che la mente fosse composta da tre parti: l’Es, l’Io e il Super-io.
L’Es è la componente più elementare, guidata dal piacere o dagli impulsi del dolore. L’Io è più sofisticato, in grado di elaborare le richieste della società. Il Super-io è fondamentalmente la coscienza, che guida l’Io a prendere decisioni basate su standard morali.
Dopo l’annessione dell’Austria da parte dei nazisti nel 1938, Freud fu costretto a lasciare il suo incarico all’Università di Vienna e fuggire con la sua famiglia a Londra.
Gli era stato diagnosticato un cancro alla mascella già nel 1923, e morì in Inghilterra il 23 settembre 1939, dopo aver richiesto una dose letale di morfina per alleviare le sue sofferenze.