Mesopotamia, la terra in mezzo ai fiumi
Mesopotamia voleva dire “paese tra i fiumi”, ovvero tra il fiume Tigri e il fiume Eufrate.
Questa terra non aveva boschi e vi pioveva assai di rado. Prosperavano, invece, le palme da dattero. Gli abitanti erano contadini, dediti principalmente alla semina di grano, miglio e orzo.
Le regioni che componevano la Mesopotamia erano la Babilonia (più tardi detta Caldea), l’Assiria, l’Elam, Sumer, mentre la Siria viveva isolata nel suo aspro paesaggio.
I sumeri della Mesopotamia
I primi abitanti della Mesopotamia furono i Sumeri, delle quali origini si conosce ancora molto poco.
Sappiamo, però, che 4000 anni prima di Cristo erano già profondamente civilizzati: adoperavano i carri con le ruote e tenevano molto all’istruzione, tanto da avere una loro scrittura molto particolare a caratteri cuneiformi.
Più che scrivere, infatti, i Sumeri registravano, segnavano la loro contabilità, le merci che importavano, ed i tessuti, i gioielli e le armi scambiate con gli altri popoli.
Erano dei matematici straordinari, con un sistema di computo che consentiva l’uso delle frazioni e l’estrazione di radici quadrate.
Furono proprio i Sumeri a dividere il cerchio in 360 gradi.
Gli Accadi della Mesopotamia
Più a nord dei Sumeri erano gli Accadi. Per un millennio i due popoli andarono d’accordo, tranne qualche piccolo conflitto.
Intorno al 2430 a. C., però, spuntò Sargon, un guerriero degli accadi, il quale sconfisse i Sumeri e arrivò fino al golfo persico, sottomettendo gli elamiti, gli assiri e i siriani, e spingendosi fino in Anatolia.
La sua gloria diventò leggendaria, ma l’impero da lui fondato durò poco.
Babilonia
Infatti, cresceva sempre più la fama di Babilonia, centro culturale straordinario ad opera del suo re, il grande Hammurabi (1793-1750 a. C.).
Egli istituì un codice di Leggi fra i più antichi che ci siano pervenuti.
Il codice raccoglie una serie di atti normativi grazie che oltre ad indicare una serie di comportamenti sanzionabili rendeva pubblico anche le eventuali pene previste per trasgressori.
Dopo Hammurabi l’impero babilonese non durò a lungo.
Gli Ittiti
Infatti, Babilonia fu invasa ed espugnata dagli Ittiti, un popolo di montanari, rudi e rozzi, che introdussero l’impiego del cavallo in battaglia.
Gli Assiri
Dopo fu la volta degli Assiri, feroci e sanguinari, i quali stabilirono la capitale a Ninive e comandarono sulla Mesopotamia, la Siria, la Palestina, la Fenicia e persino sull’Egitto. Assurbanipal fu il loro più grande sovrano.
Compare nella storia assiro-babilonese Semiramide, la prima donna stratega. E’ a lei che si devono i giardini pensili di Babilonia, oltre alla fondazione di molte città. La sua vicenda tenebrosa comincia alla morte di Nino, suo sposo e sovrano degli Assiri: lo trovarono morto nel letto e non si esclude che ci fosse lo zampino di Semiramide.
Per quattro anni conservò il potere a dispetto di maghi, sacerdoti e cortigiani avversi. Riuscì a superare tutte le avversità fino a che la figlia non la tradì guidando la congiura. resta comunque un’icona celebrata nei secoli.
Famoso per gli Assiri è senza dubbio il re Assurbanipal (VII Sec. a.C.), che fondò a Ninive la prima biblioteca di cui sappia, composta da ben 30.000 tavolette d’argilla su vari temi (matematica, magia, storia, narrativa).
Nabucodonosor
Dopo secoli di decadenza Babilonia si riprese per opera di Nabucodonosor (604-561 a. C.), grande soldato e condottiero, che combattè duramente contro l’Egitto. Si impadronì di Gerusalemme (16 marzo 597 a. C.). Fu anche un grande costruttore, riedificando enormi mura intorno alla città di Babilonia.