Mutismo selettivo
Avrete già sentito parlare di mutismo selettivo, certamente sì. Ma che cos’è davvero questo problema che attanaglia milioni di persone ogni giorno? Quali sono i fattori scatenanti?
Intanto bisogna dire che questo disturbo si presenta come interruzione della comunicazione con tutto il mondo esterno, eccetto quelli che il soggetto ritiene interni e a lui familiari.
Esistono numerosi fattori di rischio per il mutismo selettivo, tutti con un ruolo chiave nello sviluppo del disturbo. Un’ansia ereditaria, problemi di linguaggio e una tendenza ad evitare situazioni esterne e non familiari.
Questo, però, non significa che sia per forza correlata ad un deficit o un trauma.
Fattore genetico
La maggior parte dei bambini con questa condizione è geneticamente predisposta al disturbo derivante da ansia. Questi soggetti mostrano segni di grave ansia fin dall’infanzia, come scoppi d’ira e pianto, sbalzi d’umore, problemi di sonno e timidezza. Questi bambini hanno carichi inibitorii, che li rendono più inclini all’ansia.
Disturbo sensoriale
Alcuni bambini che soffrono di mutismo selettivo hanno anche difficoltà nell’elaborare alcune informazioni sensoriali. Infatti, potrebbero essere sensibili alla luce, al suono, al tatto, all’olfatto e al gusto. Questo, a volte, li induce ad interpretare erroneamente i segnali socio-ambientali, iniziando così a chiudersi e ad abbandonare la socialità.
Studi sul mutismo selettivo
Gli studi dimostrano che i bambini con mutismo selettivo hanno una bassa soglia di eccitabilità in una parte del loro cervello chiamata amigdala, il che spiega la maggior parte dei problemi comportamentali che questi bambini esibiscono. L’amigdala rileva il potenziale pericolo elaborando i segnali dal sistema nervoso simpatico. In una situazione spaventosa, innesca una serie di reazioni che aiutano le persone a proteggersi. I bambini con il disturbo percepiscono ambienti come la scuola, le feste di compleanno e le riunioni come scenari paurosi e quindi la loro amigdala percepisce il “pericolo”, innescando l’ansia.
Problematiche nel linguaggio
Quasi un quarto dei bambini affetti da mutismo selettivo presentano anomalie del linguaggio. Alcuni possono dimostrare lievi difficoltà di apprendimento ed eccessiva timidezza. Queste problematiche aumentano lo stress del bambino e lo rendono insicuro nelle situazioni cruciali in cui ci si aspetta che parli. Tuttavia, alcuni studi dimostrano che molti di essi parlano precocemente e non mostrano alcun segno di altre anomalie o disturbi dell’elaborazione.
Una piccola percentuale di bambini affetti da mutismo selettivo non mostra timidezza, né alcun segno di ansia sociale. Molte volte sono anche “popolari” e amanti del palcoscenico. La ricerca mostra che le cause del mutismo in questi bambini possono essere diverse, come essere semplicemente abbastanza insicuri o riluttanti a comunicare verbalmente.
Il salvataggio non sempre è positivo
Quando un bambino si trova in un’occasione per lui spaventosa e resta muto, di solito viene soccorso da un adulto (un genitore o un insegnante), per toglierlo da quella situazione. Lo scenario abbastanza comune per i bambini con mutismo selettivo è la scuola, attività sociali, ospiti a casa, ecc.
Il comportamento di “salvataggio” rafforza il mutismo, perché crea un precedente di un soccorso intimo e non più sociale. Ogni “salvataggio” fa sentire il bambino temporaneamente meglio in quanto lo allevia dall’ansia, ma questo porta gradualmente a un ciclo di sottrazione dal problema. In pochi mesi, questa cosa diventa un’abitudine (sia per il bambino che per i soccorritori) molto più difficile da rompere.