Neologismo
Il termine neologismo rappresenta un nuovo significato associato a un significante già attestato nel linguaggio.
Infatti, casi del genere sono tradizionalmente e automaticamente considerati neologia semantica.
Questa analisi semplicistica ignora l’analisi morfologica e ignora le “leggi semantiche” che governano le evoluzioni del significato.
I fatti sono più complessi e si possono distinguere almeno tre situazioni:
- la combinazione senza precedenti di morfemi, cioè la produzione di significanti che non esistevano nel ceppo lessicale della lingua al momento della creazione;
- creazione di nuovi significati, vale a dire dall’invenzione di significati che non erano elencati al momento della creazione;
- prendendo in prestito un significante e / o un significato da una lingua straniera, ovvero l’inserimento di una forma e / o di un significato non conosciuti della lingua ospitante al momento dell’operazione di prestito.
Nel termine neologismo, riconosciamo le parole greche neos “nuovo” e logos “parola”.
Fare neologia è impegnarsi nell’attività di creare nuove unità lessicali.
Siamo pieni di nuove parole; una lingua è detta viva proprio per questo, proprio perché si muove con la società.
Infatti è un vero e proprio interscambio.
Spesso, i neologismi nascono anche all’insaputa del loro autore, magari da un errore.
Ecco perché a scrivere la lingua è sempre la capacità di un termine a farsi largo tra miliardi di altre parole.
Il motivo del successo, alcune volte, è stabilito dalla possibilità data dalla lingua.
Se una parola manca, allora c’è il posto per una nuova.
Deve riempire in maniera consona un vuoto linguistico che nessun altro vocabolo precedente sia stato capace di colmare.
Non possiamo avvicinarci ai lidi della neologia, poi, senza includere nelle analisi le dimensioni temporali.
Alcune parole nascono in determinati periodi perché propri di quell’epoca.
Un esempio può essere la parola “coronavirus“, che prima non poteva esistere perché non era in essere il significato stesso del termine.
Molti termini hanno, poi, un valore temporale molto breve, perché rappresentano slang o mode momentanee.
In ogni caso, la lingua è una materia in continua evoluzione e questo a noi piace davvero molto.