Oceano: termine usato ad indicare le più vaste distese acquee del globo
L’oceano definisce una serie di grandi distese che, secondo l’usanza più diffusa, si sogliono dividere in:
- Oceano Atlantico di 180.000.000 km2
- Oceano Pacifico di 106.000.000 km2
- Oceano Indiano di 75.000.000 km2
Ognuno di questi a sua volta può essere suddiviso in mari adiacenti (se si trovano situati ai lati degli oceani) e mediterranei (se racchiusi fra grandi masse continentali). L’esplorazione scientifica degli oceani ebbe inizio solo nel 19° secolo, quando furono promosse numerose spedizioni oceanografiche dalle maggiori nazioni, con programmi rigorosamente scientifici. Fu assodato che le maggiori profondità non si trovano al centro degli oceani, ma presso i margini dei continenti. Le maggiori profondità finora accertate sono: fossa delle Marianne (11.521 m.), delle Filippine (10.540 m.); del Giappone (10.374 m.); di Portorico (9.219 m.); delle Salomone (9.140 m.). Il fondo abissale degli oceani è costituito quasi solo da fanghi a globigerine e a diatomee. La salsedine aumenta dai poli all’equatore, oscilla intorno al valore del 35%. La temperatura superficiale dell’acqua degli oceani è per solito alquanto più elevata di quella degli strati più bassi dell’atmosfera. Vi è da rilevare, inoltre, l’importanza degli oceani nella economia mondiale, sia per lo sfruttamento della pesca, sia per il traffico delle comunicazioni.