Ordine cavalleresco
Ordine cavalleresco o ordini cavallereschi: così erano chiamate, nel Medioevo, le associazioni religiose e militari aventi come scopo la liberazione del Santo Sepolcro e, più tardi, la sua difesa e quella dei pellegrini in Terra Santa, e la cura dei feriti per la causa cristiana.
Fra essi spiccano l’ordine cavalleresco:
- di S. Lazzaro;
- degli Ospitalieri di S. Giovanni di Gerusalemme (11° sec.);
- di Rodi:
- dal 1530, anche di Malta;
- dei Templari;
- Teutonico;
- del S. Sepolcro.
In Spagna, per la difesa della cristianità contro i Mori, furono fondati (12° sec.), gli ordini di Calatrava e di Alcantara.
Cosimo I di Toscana fondò (1562) contro i pirati barbareschi l’ordine di S. Stefano.
Emanuele Filiberto istituì (1572) l’ordine dei SS. Maurizio e Lazzaro.
Con l’esaurirsi della loro missione storica, tali ordini assunsero, all’infuri di quello di S. Giovanni, il carattere di ricompense conferite per servfzi resi, in qualsiasi campo, al proprio paese.
Cosi furono istituiti in Spagna l’ordine del Tosan d’oro (1429), in Inghilterra l’ordine della Giarrettiera (1530), ecc.
I titoli conferiti dagli ordini cavallereschi si differenziano da quelli nobiliari per il loro carattere personale di onore non trasmissibile ereditariamente.
I principali ordini cavallereschi italiani prima della proclamazione della Repubblica erano quelli:
- della Santissima Annunziata;
- dei SS. Maurizio e Lazzaro;
- Militare di Savoia;
- Civile di Savoia;
- della Corona d’Italia.
Con la nuova costituzione, l’Ordine militare di Savoia fu trasformato (2 gennaio 1947) in Ordine militare d’Italia.
L’ordine mauriziano è stato conservato esclusivamente come ente ospedaliero.
Fu anche istituito (21 gennaio 1949) un nuovo ordine cavalleresco intitolato al merito della Repubblica Italiana.