Ossidazione
L’ossidazione è la reazione nella quale l’ossigeno si combina con altri corpi, semplici o composti. Tale reazione avviene di norma con sviluppo di calore: in molti casi l’elevazione di temperatura è notevolissima e si parla allora di combustione.
Lo svolgersi più o meno violento dell’ossidazione dipende dall’affinità che presenta la sostanza reagente, dal suo stato di suddivisione e dalla concentrazione dell’ossigeno.
Molti metalli e metalloidi bruciano nell’ossigeno se inizialmente riscaldati: cosi si comportano il ferro, il magnesio, l’alluminio, il fosforo, il silicio, ecc.
L’ossidazione degli alogeni è invece endotermica, quindi non avviene spontaneamente, ma richiede somministrazione esterna d’energia. I metalli nobili non si ossidano neppure ad alta temperatura. L’azione di catalizzatori, come il platino spugnoso, facilita talune ossidazioni, come quella dell’idrogeno, che in assenza di essi è lentissima a temperatura ordinaria, mentre è rapida a 550 °C ed esplosiva a temperature superiori.
Particolarmente importante per l’industria dell’acido solforico sono le ossidazioni catalitiche dell’anidride solforosa SO2 ad anidride solforica SO3 fatta su platino spugnoso. Anche combinazione lenta di un elemento con l’ossigeno, senza fenomeni luminosi o calorifici; anche perdita di atomi di idrogeno.
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