Pentateuco
Il Pentateuco rappresenta l’insieme dei primi cinque libri ebraici della Bibbia, così chiamati dagli Alessandrini, mentre gli Ebrei li chiamano la Legge (ebr. Torah).
Narrano la storia teocratica del Vecchio Testamento e sono Genesi, Esodo, Levitico, Numeri., Deuteronomio. Questi, in pratica, trattano rispettivamente della creazione, dell’uscita dall’Egitto, della legislazione sacra, del censimento del popolo e delle ultime disposizioni legislative di Mosè.
La tradizione e l’insegnamento della Chiesa indicano come autore della massima parte del P. lo stesso Mosè. La critica indipendente vi ha, invece, voluto identificare quattro fonti principali: Iahvista, più semplice e vivace nell’esposizione; Elohista, sorta nel regno d’Israele nel 9°-8° secolo a. C.. Poi, vi è la Deuteronomista, sec. 7°, epoca di Manasse o di Giosia; codice sacerdotale, durante l’esilio di Babilonia (circa nel 500 a.C.) che svolse specialmente la parte Culturale. Dopo l’esilio di Babilonia queste fonti sarebbero state unificate e messe sotto il nome di Mosè, verso il 400 a.C.