Perifrasi
Perifrasi (dal greco peri “intorno” + phrasis “frasi”), significa letteralmente “intorno alla frase”, è un giro di parole, definito anche come “circonlocuzione”, attraverso cui si illustra un fatto, un concetto, senza impiegare il termine preciso.
Questa figura retorica è molto utilizzata sia nella letteratura che nel linguaggio comune.
La finalità è quella di non cadere nella ripetizione dello stesso termine.
Ma serve anche a far comprendere in modo migliore un concetto complicato.
La perifrasi può avere, in molti casi, una funzione molto simile a quella dell’eufemismo (per rendere più mite un concetto) e della litote (per asserire un fatto negando il contrario).
Esempi
- Dove si perde il giorno (per indicare “l’ovest” o il “tramonto”).
- Dove non batte il sole (indicando il “sedere”)
- Il signore degli anelli (per indicare “Sauron”)
- Il re della foresta (invece di dire “leone”)
- Cadere tra le braccia di Morfeo (per non dire “addormentarsi”)
- Tagliare la corda (un modo elegante per dire “fuggire”)
- Colui che tutto move (come Dante Alighieri ne La Commedia indicava “Dio”)
- Stendere i piedi (raffigurando la posizione che si assume quando si muore, quindi ad indicare la “morte”)
- Il figlio di Dio (come spesso noi indichiamo la figura di “Gesù”)
- Nella calotta del mio pensiero (per dire nella mia “testa”)