Pieve
Il termine pieve deriva dal latino plebs (popolo).
La pieve era un’area territoriale religiosa e civile, dove sorgeva una chiesa rurale con battistero, chiamata chiesa madre, chiesa parrocchiale (o in latino plebana).
A questa chiesa erano riservate molte funzioni sacre importanti che non potevano essere svolte in altre chiese o cappelle senza battistero.
Queste rappresentano un caso propriamente italiano, essendo presenti esclusivamente nelle regioni del centro-nord Italia.
Le troviamo, infatti, in Veneto, Lombardia, Emilia Romagna, Liguria, Toscana, Umbria e Marche.
La più grande espansione di questa tipologia di architettura avvenne nelle aree in cui l’autorità centrale era più debole, talvolta di problematico collegamento.
I Longobardi cambiarono il significato a questo termine, indicando le popolazioni assoggettate, ovvero quelle che dovevano pagare tributi agli invasori.
Per la Chiesa, le pievi furono, in seguito, sostituite dalle parrocchie.