Salvador Dalì, l’artista simbolo del surrealismo

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Salvador Dalì

Salvador Dalì nacque a Figueres, in Spagna, l’11 maggio 1904.

Suo padre era un avvocato molto severo, ma sua madre era più gentile e incoraggiava l’amore di Salvador per l’arte.

Aveva una sorella di nome Ana Maria che spesso fungeva da modello per i suoi dipinti.

Salvador iniziò a disegnare e dipingere quando era ancora giovane.

Dipingeva scene all’aperto come barche a vela e case, ma anche ritratti.

Già da adolescente sperimentava stili di pittura moderna come l’impressionismo.

Quando ebbe compiuto diciassette anni si trasferì a Madrid, in Spagna, per studiare all’Accademia di Belle Arti.

Dalì viveva una vita selvaggia, durante gli anni dell’accademia: si era fatto crescere i capelli e aveva lunghe basette.

Frequentava un gruppo radicale di artisti e si metteva spesso nei guai.

Quando fu vicino alla laurea venne espulso per aver causato problemi con gli insegnanti.

Non molto tempo dopo, fu imprigionato per un breve periodo per presunta opposizione alla dittatura spagnola.

Salvador continuò a sperimentare e studiare diversi tipi di arte: esplorò l’arte classica, il cubismo, il dadaismo e altri pittori d’avanguardia.

Alla fine si interessò al surrealismo attraverso artisti come Rene Magritte e Joan Miro.

Da questo punto avrebbe concentrato gran parte del suo lavoro sul surrealismo e sarebbe diventato uno degli artisti preminenti del movimento surrealista.

Surrealismo

Il surrealismo nacque come movimento culturale da un poeta francese di nome Andre Breton nel 1924.

La parola “surrealismo” intendeva significare “al di sopra del realismo”.

I surrealisti credevano che la mente subconscia, come sogni e pensieri casuali, contenessero il segreto della verità.

Il movimento ebbe un enorme impatto su film, poesia, musica e arte.

I dipinti surrealisti sono spesso un misto di stranezze e oggetti dall’aspetto perfettamente normale, messi fuori posto.

I dipinti surreali possono essere scioccanti, interessanti, belli o semplicemente strani.

La persistenza della memoria

Nel 1931 Salvador Dalì dipinse quello che sarebbe diventato il suo dipinto più famoso e forse dell’intero movimento surrealista, “La persistenza della memoria”.

La scena è un normale paesaggio desertico, ma è ricoperta da orologi che si sciolgono.

La fama di Salvador Dalì

L’arte di Dalì iniziò a guadagnare fama internazionale.

Sposò il suo amore di lunga data Gala e subito si trasferirono negli Stati Uniti (1940).

La guerra civile spagnola ebbe luogo alla fine degli anni ’30 e poi la seconda guerra mondiale all’inizio degli anni ’40.

Dalì dipinse immagini raffiguranti gli orrori della guerra.

Dopo la guerra, Dalì iniziò a dipingere temi riguardanti la religione, anche perché era cresciuto in una famiglia cattolica.

Uno dei suoi dipinti più famosi in questo periodo fu il Cristo di San Giovanni della Croce che dipinse nel 1951.

Salvador Dalì è il più famoso degli artisti surrealisti.

La sua capacità di scioccare e divertire ha reso i suoi dipinti popolari a molte persone, tanto che molti degli artisti di oggi sono ispirati dal suo lavoro.

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