Sancta Sanctorum
Il sancta sanctorum rappresenta la parte di un edificio o di un’organizzazione in cui poche persone sono autorizzate ad entrare.
È il luogo (anche figurato) dei segreti, soprattutto dove si cela il più importante dei misteri di una qualsiasi situazione o cosa.
In molte delle epoche passate esisteva un luogo mistico dove solo il sommo sacerdote, ed esclusivamente in particolari periodi dell’anno, poteva entrare ed officiare il rito.
Questo luogo era detto sancta sanctorum (letteralmente “le cose sante tra tutte le cose sante”).
Si pensa fosse l’ala più sacra del tempio di Gerusalemme, dove fosse collocata l’arca dell’alleanza; in questa stanza, infatti, poteva entrare solo il sommo sacerdote, nel giorno del kippūr.
Questa aurea di mistero è stata conservata anche dalla Chiesa Cattolica, riferendola allo scrigno sull’altare maggiore, meglio conosciuto come il tabernacolo del Sacramento.
In quel luogo si custodisce il corpo di Cristo, che (per antonomasia) è la cosa più santa tra le sante.
Ma questa locuzione ha anche un senso metaforico e figurato, soprattutto quando si riferisce a persone influenti o luoghi della politica o dell’economia esclusivi e misteriosi.
Molto spesso si riferisce anche ad una persona che custodisce segreti inviolabili, che soltanto pochi hanno condiviso con lui.
Giulio Andreotti era considerato con questo appellativo, perché si riteneva custode di segreti della Repubblica Italiana di oltre cinquant’anni.
Anche il banchiere Enrico Cuccia era così chiamato. Noto per essere riservato e di poche parole, era coinvolto (nel bene o nel male) in tutte le operazioni bancarie e finanziarie più importanti d’Italia.
Di seguito, alcuni esempi di utilizzo nelle frasi:
- Il suo studio privato è il sancta sanctorum in cui i visitatori non possono entrare.
- Le autorità hanno fatto irruzione nel sancta sanctorum del culto dell’associazione mafiosa della Sacra Corona Unita.
- All’interno c’è un sancta sanctorum per i documenti top-secret del governo italiano.