Lo scopone è un gioco molto complesso, anche se in apparenza potrebbe sembrare semplice. E’ in pratica l’evoluzione della scopa.
Si gioca in quattro (2 coppie), con 10 carte per ciascun giocatore.
Le carte sono quelle napoletane, le classiche da scopa: 40 carte, 10 per seme. Il valore delle carte è il seguente:
Il valore di ogni carta è relativo al proprio numero, mentre il Fante vale 8, il Cavallo vale 9 e il Re vale 10. Il seme di denari è il più importante perché rappresenta gli ori.
Come si applica il punteggio nello scopone:
Viene attribuito 1 punto per il seguente calcolo:
- Carte: almeno 21 carte (punto nullo se sono 20)
- Ori: almeno 6 carte di denari (punto nullo se sono 5)
- Settebello: il 7 di denari
- Primiera: è il maggior punteggio con quattro carte, una per seme, tenendo in considerazione che: 7 = 21 punti, 6 = 18 punti, asso = 16 punti, 5 = 15 punti, 4 = 14 punti, 3 = 13 punti, 2 = 12 punti, figure = 10 punti. Il massimo valore della primiera è 84: 7 di spade, 7 di denari, 7 di bastoni, 7 di coppe. Il punto è nullo se vi è un punteggio uguale;
In più, naturalmente, ogni “scopa” vale un punto in più. La scopa si realizza quando, dopo una presa, non rimane nessuna carta sul banco.
Alla fine di ogni mano, si segnano i punti, che verranno poi sommati. La squadra che raggiunge per prima 21 punti vince la partita.
Come si gioca lo scopone
I quattro giocatori sono in squadra a coppie, seduti frontalmente. Non è consentito fare segni, né tantomeno parlare.
Il mazziere (scelto dalla carta più alta) distribuisce, in senso antiorario, dieci carte a testa.
Il giocatore alla sinistra del mazziere gioca una carta. Il giocatore successivo in senso antiorario, può fare scopa, qualora si ritrova tra le sue 10 una carta uguale a quella giocata dall’avversario, oppure può giocare anch’egli una carta, cedere la mano al giocatore successivo e cosi via. Se la carta giocata ha un valore uguale a una sul banco (o alla somma di più carte), la si prende (o le si prendono, nel caso di prese multiple). Ha priorità e obbligo sempre la presa singola (ad esempio, se sul banco ci sono 5 e 4 e un cavallo, il giocatore che gioca cavallo è costretto a prendere per forza il cavallo e non 5+4.
Il gioco continua fino a quando tutti non hanno giocato le proprie carte. A questo punto, avviene la conta dei punti.
Trucchi e strategie dello Scopone
Lo scopone è un gioco che si basa molto sulla statistica e sulla memoria. E’ fondamentale tenere conto delle carte già entrate in gioco e di quelle rimaste. Quantomeno inizialmente, si giocano carte di cui si possiede un doppione, in modo da far percepire al compagno più o meno le carte possedute.
Spesso succede che una coppia si trovi avvantaggiata per lunghe fasi della partita, realizzando delle prese continuate e ripetitive. Non è assolutamente un caso, ma frutto di una buona tecnica di gioco.
La regola fondamentale è che chi da carte (chi è di mazzo), insieme al suo compagno, deve cercare di mantenere pari le carte dello stesso valore; al contrario, chi non è di mazzo deve cercare di creare prese dispari (sparigliare), ovvero generate da somme di più carte. Per il mazziere, essendo l’ultimo a giocare, è un enorme vantaggio portarsi le carte pari, in quanto può aggiudicarsi le carte più importanti.
Differenze tra Scopone e Scopone Scientifico
Invece di distribuire dieci carte, nello scientifico se ne distribuiscono nove a testa, lasciandone quattro sul tavolo (questa variante minimizza il ruolo della fortuna nella distribuzione iniziale delle carte).
Se, fra le quattro carte iniziali sul tavolo, ci sono tre Re (valore 10), risulterà impossibile fare “scopa” fino alla fine della mano. A questo punto si annulla la mano, si mescola e si distribuiscono nuovamente le carte.