Stalin
Iosif Stalin, nato a Gori (Georgia) l’8 dicembre del 1878, è stato Capo dell’Unione Sovietica, ma è famoso soprattutto per aver sconfitto i tedeschi nella seconda guerra mondiale e aver avviato la guerra fredda.
Biografia di Stalin
Stalin è diventato capo dell’Unione Sovietica dopo la morte del suo fondatore, Vladimir Lenin, avvenuta nel 1924.
Iosif governò fino alla sua morte nel 1953.
Fu conosciuto come un leader brutale, responsabile della morte di 20 milioni di persone.
I suoi genitori erano poveri e per questo ebbe una dura infanzia.
All’età di 7 anni prese la malattia del vaiolo; sopravvisse, ma la sua pelle rimase coperta da cicatrici.
Successivamente andò al seminario per diventare sacerdote, ma fu espulso per essersi dimostrato un radicale.
La Rivoluzione per Stalin
Dopo aver lasciato il seminario, si unì ai rivoluzionari bolscevichi.
Questi erano un gruppo sotterraneo di persone che seguivano gli scritti comunisti di Karl Marx ed erano guidati da Lenin.
Stalin diventò un leader all’interno dei bolscevichi, conducendo rivolte e scioperi importanti e divenendo uno dei preferiti di Lenin.
Nel 1917, scoppiò la rivoluzione russa.
Fu allora che il governo guidato dagli Zar fu rovesciato e Lenin e i bolscevichi presero il potere.
La Russia prese il nome di Unione Sovietica ed il nostro Iosif divenne un importante leader del governo.
La morte di Lenin
Nel 1924 morì Vladimir Lenin.
Stalin era segretario generale del Partito Comunista già dal 1922.
Era cresciuto nel potere e nel controllo. Dopo la morte di Lenin, assunse l’incarico di unico leader dell’Unione Sovietica.
Industrializzazione e pugno di ferro
Per rafforzare l’Unione Sovietica, Stalin decise che il Paese dovesse allontanarsi dall’agricoltura e diventare industrializzato.
Costruì ed incentivò fabbriche attraverso tutto il paese.
Era convinto che per mantenere la leadership, doveva dimostrare fermezza e crudeltà: uccideva chiunque non fosse d’accordo con lui.
Causò anche carestie in alcune aree del paese, in modo che le persone che voleva far morire sarebbero morte di fame.
Ordinò stermini o lavori forzati per milioni di persone che pensava fossero contro di lui.
Gli storici non sono sicuri di quante persone abbia ucciso, ma stimano tra i 20 e i 40 milioni.
Seconda guerra mondiale
All’inizio della seconda guerra mondiale, Stalin formò un’alleanza con Adolf Hitler e la Germania.
Tuttavia, Hitler odiava il leader sovietico e i tedeschi sferrarono un attacco a sorpresa all’Unione Sovietica nel 1941.
Per combattere i tedeschi, quindi, si unì agli alleati della Gran Bretagna e degli Stati Uniti.
Dopo una guerra terribile, con milioni di morti da entrambi i lati, i tedeschi furono sconfitti.
Dopo la seconda guerra mondiale, Stalin istituì governi fantoccio nei paesi dell’Europa dell’Est che l’Unione Sovietica aveva “liberato” dalla Germania.
Questi governi erano in pratica gestiti dall’Unione Sovietica.
Questa situazione geopolitica avviò la famosa guerra fredda tra le due superpotenze mondiali, l’Unione Sovietica e gli Stati Uniti.